Musica e Sindrome di Rett

Tecniche di musicoterapia attiva e recettiva

Tra le terapie ausiliari per la Sindrome di Rett la musicoterapia riveste un ruolo importante. Infatti, oltre ad essere un importante supporto educativo è anche una fonte di gioia e benessere. La musicoterapia promuove una relazione tra terapeuta e paziente basata sulla comunicazione non-verbale e mira a favorire la la produzione spontanea di suoni, come le vocalizzazioni, e di movimenti associati ad un ritmo condiviso. Leggi tutto “Musica e Sindrome di Rett”

Formazione Continua in Musicoterapia

Formazione continua in musicoterapia

La Formazione Continua in Musicoterapia è un’ importante risorsa a disposizione degli operatori del settore socio-sanitario. Il corso offre una preparazione specifica sulle principali tecniche di musicoterapia utili nel proprio campo professionale.

La Formazione Continua è prevista con cadenza mensile, in particolare è rivolta agli operatori del settore sanitario che intendono approfondire le loro conoscenze nelle principali tecniche di musicoterapia.

Esamineremo le diverse aree di applicazione della disciplina secondo i vari modelli di riferimento italiani e internazionali.  Le lezioni si svolgono in gruppo e non è richieste un’esperienza muscale pregressa. I laboratori teorico-pratici sono strutturati in modo da far comprendere in modo attivo e partecipato l’utilizzo del suono e dei suoi elementi per favorire la comunicazione.

Principali obbiettivi del corso:

  • Conoscenza teorica dei principali modelli di musicoterapia.
  • Imparare ad ascoltare e ad ascoltarsi all’interno di un gruppo.
  • Sviluppare il dialogo sonoro utilizzando la musica e gli strumenti musicali.
  • Improvvisazione libera all’interno del gruppo, co-condurre e co-ideare interventi terapeutico-riabilitativi.

Per maggiori informazioni è possibile visitare la pagina dei contatti

Che cos’è la musicoterapia?

Che cos'è la Musicoterapia?

Secondo la Federazione Mondiale di Musicoterapia:

la musicoterapia è l’utilizzo professionale della musica e dei suoi elementi nel contesto medico, educativo e quotidiano con individui, gruppi, famiglie o comunità che cercano di ottimizzare la qualità della vita e di migliorare la salute e il benessere fisico, sociale, comunicativo, emozionale, intellettuale e spirituale”. (World Federation of Music Therapy, 2011).

Sebbene l’idea di usare la musica in terapia sia vecchia di migliaia di anni, solo in questo secolo si è riusciti a raccogliere e a organizzare un corpo di conoscenza sufficiente per creare una “disciplina”. Come “professione” la musicoterapia ha una duplice identità: infatti essa è un corpo organizzato composto di teoria, pratica e ricerca, e allo stesso tempo è un gruppo di persone che utilizza lo stesso corpo di conoscenza nelle loro mansioni di clinici, educatori, amministratori, supervisori. Negli Stati Uniti la data di nascita della professione può essere fatta risalire alla fondazione della National Association for Music Therapy (NAMT) nel 1950.

Un’arte, una scienza e un processo interpersonale

Gli scopi e i metodi del musicoterapeuta hanno dovuto espandersi per incontrare le esigenze di nuove popolazioni di famiglie. Allo stesso tempo, la musicoterapia si sta evolvendo a causa dell’aumento degli approcci olistici nei processi curativi. Un principio fondamentale è che la musicoterapia non è una disciplina singola, piuttosto è la dinamica combinazione di molte discipline attorno a due grosse macro aree: la musica e la terapia.

Che cos’è quindi la musicoterapia? In quanto fusione di musica e terapia,  è a un tempo un’arte, una scienza e un processo interpersonale: è collegata alla soggettività, all’individualità, alla creatività e alla bellezza;  è legata all’obiettività, alla collettività, alla riproducibilità e alla verità. Infine, è collegata all’empatia, all’intimità, alla comunicazione, all’influenza reciproca e alla relazione di ruolo. 

Fonti:

Kenneth Bruscia, Definire la musicoterapia: percorso epistemologico di una disciplina e di una professione, Ismez 1990.