Musicoterapia e Disability Studies

La musicoterapia può basarsi sui Disability Studies

I Disability Studies rivolgono una critica severa all’impostazione medica tradizionale della disabilità, che si concentra sulla diagnosi individuale tralasciando la responsabilità collettiva nei confronti dei processi di abilitazione e disabilitazione. La musicoterapia nella prospettiva dei Disability Studies mira a garantire a tutti l’accesso alla musica concentrandosi sulla ridefinizione dei ruoli di potere all’interno della relazione terapeutica.

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Autismi: uno sguardo applicativo

Autismi: uno sguardo applicativo

Tra le varie possibilità d’intervento, tenendo conto dell’individualità specifica di ognuno, la musicoterapia riveste un ruolo spesso legato ad applicazioni pratiche di natura medica, rischiando di tralasciare il valore epistemologico della relazione musicale.

Gli studi recenti in materia di musicoterapia e autismo hanno escluso la possibilità di un intervento mirato a ridurre i sintomi della patologia [1]. Generalmente, si consiglia un percorso propedeutico individuale finalizzato a mettere in atto un processo relazionale tra il bambino, il terapista e la musica.

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Il setting Outdoor in Musicoterapia

Tra i possibili interventi educativi, il setting outdoor offre una cornice ideale per il benessere, anche nella prospettiva di una sostenibilità ambientale.

La pandemia in corso ha esautorato i contesti educativi e didattici, oltre che quelli clinici, con una risposta drammatica per chi vive in una condizione di svantaggio.

Scuole, centri diurni per disabili, istituti convenzionati per le terapie e la riabilitazione hanno dovuto sospendere o talvolta ridurre la qualità dei servizi offerti.  A questo è risposto, nella maggior parte dei casi, un calo dell’efficienza. Il setting outdoor è una possibile risposta a questa emergenza.

Il setting outdoor in musicoterapia ( in italiano: all’aria aperta) prova ad offrire un’alternativa alle esigenze metodologiche e didattiche di alcuni contesti educativi per le disabilità. Integrando modelli di educazione speciale secondo un approccio olistico e in sinergia con i fondamentali elementi della musicoterapia.

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Studio sui professionisti della musicoterapia durante la pandemia di Covid-19

Studio sui professionisti della musicoterapia

Uno studio condotto sui professionisti della musicoterapia in Italia durante la pandemia di Covid-19 ha messo in luce gli effetti del lockdown generalizzato con conseguenze economiche e sociali rilevanti per il 94% dei lavoratori di questo settore. Gli ambiti maggiormente colpiti sono quello educativo, delle disabilità funzionali e le residenze sanitarie assistenziali, che in molti casi hanno dovuto sospendere integralmente le attività terapeutiche considerate non essenziali.

L’indagine, condotta su un campione di 186 partecipanti distribuiti sul territorio italiano, riporta l’impatto sociale ed emotivo riflettendo una chiara situazione di incertezza, legata in parte alla necessaria regolamentazione d’esercizio.
Garantire uno  standard qualitativo nella formazione significa  assicurare, al contempo, maggiori tutele sul piano della qualità terapeutico-assistenziale.

I professionisti della musicoterapia esercitano la libera professione (65%) come principale fonte di reddito; durante il lockdown, hanno visto ridurre drasticamente le proprie entrate economiche seppur mantenendo un contatto con l’utenza di riferimento attraverso videochiamate, telefono ecc.

Improvvisazione clinica in musicoterapia

Improvvisazione clinica in musicoterapia

Un importante contributo alla comprensione del concetto di improvvisazione clinica in musicoterapia è stato elaborato da Mercedes Pavlicevic ( 1955 -2018). La differenza tra improvvisazione musicale e improvvisazione clinica potrebbe essere una questione meramente stilistica? In un esperimento, condotto con degli ascoltatori non vedenti, Pavlicevic ha permesso di cogliere alcune peculiarità stilistiche e le principali differenze tra l’improvvisazione musicale e l’improvvisazione clinica in musicoterapia.

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Musicoterapia e Sindrome di Rett

Tra le terapie ausiliari per la Sindrome di Rett la musicoterapia riveste un ruolo importante in quanto oltre ad essere un importante supporto educativo è anche una fonte di gioia e benessere. La musica, infatti, promuove una relazione tra terapeuta e paziente basata sulla comunicazione non-verbale e mira a favorire la la produzione spontanea di suoni, come la vocalizzazione, e di movimenti associati ad un ritmo condiviso. Tuttavia, possiamo distinguere due tipologie di intervento musicoterapico, come la metodologia basata sull’ improvvisazione di musica attiva – ovvero la produzione libera e spontanea di suoni – e la musicoterapia cosiddetta recettiva, ovvero l’utilizzo di suoni, musiche e vibrazioni, principalmente a basse frequenze, volte a stimolare una determinata reazione nell’individuo che, comunque, non si trova in uno stato di passività. Leggi tutto “Musicoterapia e Sindrome di Rett”

Formazione Continua in Musicoterapia

Formazione continua in musicoterapia

La musicoterapia è l’utilizzo professionale della musica e dei suoi elementi nel contesto medico, educativo e quotidiano con individui, gruppi, famiglie o comunità che cercano di ottimizzare la qualità della vita e di migliorare la salute e il benessere fisico, sociale, comunicativo, emozionale, intellettuale e spirituale [1].

La Formazione Continua in Musicoterapia è un’ importante risorsa a disposizione degli operatori del settore socio-sanitario. Il corso offre una preparazione specifica sulle principali tecniche di musicoterapia utili nel proprio campo professionale.

La Formazione Continua in Musicoterapia è prevista con cadenza mensile per approfondire la conoscenza della musicoterapia e del suo utilizzo. In particolare è rivolta agli operatori del settore socio-sanitario e della relazione d’aiuto in quanto verranno fornite le conoscenze teorico/pratiche sulle principali tecniche di musicoterapia.

Esamineremo le diverse aree di applicazione della disciplina secondo i vari modelli di riferimento italiani e internazionali.  Le lezioni si svolgono in gruppo senza la necessità di esperienze musicali pregresse. Nei laboratori pratici, il suono e la musica saranno utilizzati quali mediatori analogici per favorire l’interazione non verbale e sviluppare, all’interno del gruppo, la consapevoleza dell’ascolto reciproco.

Principali obbiettivi del corso:
  • Fornire le basi teoriche dei principali modelli italiani e internazionali.
  • Sviluppare la consapevolezza dell’ascolto reciproco all’interno del gruppo.
  • Sperimentare alcune simulazioni rivolte a specifici ambiti di applicazione.
NOTE

[1] World Federation of Music Therapy, 2011.

Intervento di supporto alla riabilitazione equestre per bambini con Disturbi dello Spettro Autistico

Intervento di supporto alla riabilitazione equestre

Tenendo conto della complessità che ruota attorno ai disturbi dello sviluppo abbiamo elaborato un intervento di supporto alla riabilitazione equestre per bambini con Disturbi dello Spettro Autistico. Si tratta di un programma infra-disciplinare per favorire un tipo di relazione non invasiva di carattere pedagogico e riabilitativo.

L’obiettivo principale del nostro lavoro è stato quello di favorire il benessere psicofisico e di permettere un’integrazione sensoriale  grazie alla particolare interazione tra il movimento, il tatto e la musica che si può sperimentare durante una seduta di musicoterapia a cavallo. Questa tecnica è stata elaborata in sinergia con due importanti centri educativo-riabilitativi: Il Giardino di Filippo di Viterbo e il Centro di Integrazione Zahrada di Praga e ci ha permesso di raggiungere alcuni obiettivi significativi sia sul piano cognitivo che su quello fisico, in particolare per quanto l’incremento dell’attenzione, del contatto oculare e in generale del tempo di permanenza a cavallo,  oltre a un significativo incremento della qualità della postura adottata.  Leggi tutto “Intervento di supporto alla riabilitazione equestre per bambini con Disturbi dello Spettro Autistico”

Che cos’è la musicoterapia

Che cos'è la Musicoterapia?

Secondo la Federazione Mondiale di Musicoterapia:

la musicoterapia è l’utilizzo professionale della musica e dei suoi elementi nel contesto medico, educativo e quotidiano con individui, gruppi, famiglie o comunità che cercano di ottimizzare la qualità della vita e di migliorare la salute e il benessere fisico, sociale, comunicativo, emozionale, intellettuale e spirituale”. (World Federation of Music Therapy, 2011).

Sebbene l’idea di usare la musica in terapia sia vecchia di migliaia di anni, solo in questo secolo si è riusciti a raccogliere e a organizzare un corpo di conoscenza sufficiente per creare una “disciplina”. Come “professione” la musicoterapia ha una duplice identità: infatti essa è un corpo organizzato composto di teoria, pratica e ricerca, e allo stesso tempo è un gruppo di persone che utilizza lo stesso corpo di conoscenza nelle loro mansioni di clinici, educatori, amministratori, supervisori. Negli Stati Uniti la data di nascita della professione può essere fatta risalire alla fondazione della National Association for Music Therapy (NAMT) nel 1950.

Che cos’è la musicoterapia? Un’arte, una scienza e un processo interpersonale

Gli scopi e i metodi del musicoterapeuta hanno dovuto espandersi per incontrare le esigenze di nuove popolazioni di famiglie. Allo stesso tempo, la musicoterapia si sta evolvendo a causa dell’aumento degli approcci olistici nei processi curativi. Un principio fondamentale è che la musicoterapia non è una disciplina singola, piuttosto è la dinamica combinazione di molte discipline attorno a due grosse macro aree: la musica e la terapia.

Che cos’è quindi la musicoterapia? In quanto fusione di musica e terapia,  è a un tempo un’arte, una scienza e un processo interpersonale: è collegata alla soggettività, all’individualità, alla creatività e alla bellezza;  è legata all’obiettività, alla collettività, alla riproducibilità e alla verità. Infine, è collegata all’empatia, all’intimità, alla comunicazione, all’influenza reciproca e alla relazione di ruolo. 

Fonti:

Kenneth Bruscia, Definire la musicoterapia: percorso epistemologico di una disciplina e di una professione, Ismez 1990.