Il setting Outdoor in Musicoterapia

Il setting outdoor in musicoterapia (in italiano: all’aria aperta) prova ad offrire un’alternativa alle esigenze metodologiche e didattiche di alcuni contesti educativi per le disabilità, integrando modelli di educazione speciale secondo un approccio olistico, in sinergia con i fondamentali elementi della musicoterapia.

La pandemia in corso ha esautorato i contesti educativi e didattici, oltre che quelli clinici, con una risposta drammatica per chi vive in una condizione di svantaggio: scuole, centri diurni, istituti convenzionati per le terapie e la riabilitazione, hanno dovuto sospendere o talvolta ridurre la qualità dei servizi offerti; nella maggior parte dei casi, con un calo dell’efficienza.

Tra i possibili interventi educativi, il setting outdoor è una possibile risposta a questa emergenza; si tratta di un adattamento degli interventi psicoeducativi proposti per bambini con esigenze speciali nel contesto della riabilitazione equestre. Basandoci interamente su quella che E.J. Dalcroze [1] definisce euritmia ovvero la capacità di far corrispondere ad un determinato movimento una pulsazione o un’ andatura, è nata la volontà di applicare la musica al ritmo del cavallo.

L’intervento è stato presentato al XVI° Congresso Mondiale Le Poliritmie della Musicoterapia, 6-7-8- luglio 2020, Università di Pretoria, Sud Africa.

I  principali vantaggi di questo approccio riguardano la sinergia tra musica, cavallo e natura, con la possibilità di contestualizzare l’intervento musicale all’interno di esercizi neuromotori. Il cavallo è un animale estremamente sensibile ai cambiamenti di tempo/ritmo proposti durante le sedute, le sue  andature sono in grado di fornire un feedback motorio ai suoni proposti.

Per concludere, le osservazioni condotte per più di due anni in diversi contesti educativo-riabilitativi hanno permesso di proporre il setting outdoor in musicoterapia come intervento efficace, che consente di prolungare i tempi di attenzione e permanenza a cavallo, offrendo una cornice di supporto piacevole e rilassante.

NOTE:

[1] Émile Jaques-Dalcroze, Il ritmo, la musica, l’educazione, a cura di Louisa Di Segni-Jaffè EDT 2008

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