Intervento di supporto integrato alla riabilitazione equestre per bambini con Disturbi dello Spettro Autistico

Tenendo conto della complessità che ruota attorno ai disturbi dello sviluppo abbiamo elaborato un intervento di supporto alla riabilitazione equestre per bambini con Disturbi dello Spettro Autistico. Si tratta di un programma infra-disciplinare per favorire un tipo di relazione non invasiva di carattere pedagogico e riabilitativo.

L’obiettivo principale del nostro lavoro è stato quello di favorire il benessere psicofisico e di permettere un’integrazione sensoriale  grazie alla particolare interazione tra il movimento, il tatto e la musica che si può sperimentare durante una seduta di musicoterapia a cavallo.

Questa tecnica è stata elaborata in sinergia con due importanti centri educativo-riabilitativi: Il Giardino di Filippo di Viterbo e il Centro di Integrazione Zahrada di Praga e ci ha permesso di raggiungere alcuni obiettivi significativi sia sul piano cognitivo che su quello fisico, in particolare per quanto l’incremento dell’attenzione, del contatto oculare e in generale del tempo di permanenza a cavallo,  oltre a un significativo incremento della qualità della postura adottata.

Musicoterapia a cavallo

I bambini coinvolti, in età scolare, presentano disturbi di tipo cognitivo/comportamentale, deficit sensoriali e talvolta anche motori, per cui seguono percorso terapeutico interdisciplinare, che prevede sedute settimanali a cavallo ed un lavoro sulla comunicazione da parte di un musicoterapeuta. Tenendo conto di una dimensione della cura che prevede la presenza di professionisti preparati e responsabili che si sentano parte di un processo dove ciascuno apporta un contributo essenziale per la risoluzione dei bisogni del bambino, protagonista della cura, ci siamo attivati per trovare altre risorse utili al processo di cura e per questo abbiamo sperimentato una sinergia tra cavallo, musica e natura.

Il suono, a nostro avviso, è un grande veicolo di trasmissione dell’informazione e per questo, abbiamo utilizzato la strategia comunicativa del dialogo sonoro che ci ha permesso di sfruttare opportunamente il linguaggio musicale per aprire nuovi canali di comunicazione con il bambino con autismo.

“Considerando la musica come una forma di arricchimento personale e spirituale, oltre che di potenziamento delle capacità cognitive, un bambino, per essere un musicista completo, deve possedere un insieme di risorse che sono da una parte l’orecchio, la voce e la coscienza del suono, e dall’altra il corpo intero (ossatura, muscoli e nervi) e la coscienza del ritmo corporeo” [1].

In entrambi i centri abbiamo riscontrato un miglioramento nella qualità della seduta osservato tenendo conto dei seguenti criteri: a) controllo della postura adottata sul cavallo; b) percezione e consapevolezza corporea; c) durata di permanenza a cavallo, d) attenzione e contatto oculare, e) risposta alle richieste verbali.

questo ha permesso ai bambini di partecipare in modo piacevole e rilassante, permettendo allo stesso tempo di ottenere risultati di tipo riabilitativo e terapeutico. L’attività è stata documentata attraverso video e foto, i bambini hanno partecipato con entusiasmo ed anche gli animali hanno dimostrato un certo interesse. Inoltre, i bambini hanno intrapreso iniziative personali per effettuare movimenti complessi sul cavallo, come girarsi e sdraiarsi, con conseguenze positive sul controllo della qualità della postura adottata: è stato riscontrato che, con la musica, il bambino tende ad assumere una posizione più naturale.

Generlamente, abbiamo osservato una maggiore armonia dei movimenti, dovuta ad una maggiore percezione del proprio corpo.

Infine, c’è stato un notevole incremento del contatto oculare ed un aumento delle risposte alle richieste di tipo verbale elaborate dall’istruttore e l’attività ha permesso di aumentare il tempo complessivo di permanenza a cavallo.

Leggi l’articolo completo sulla rivista Nuove Arti Terapie N.27  ISSN 2240–506

Note:

Dalcroze E.J. (1920) Il ritmo, la musica, l’educazione, EDT, 2008.

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