Dal 13 al 15 Novembre 2015 si è svolta a Rimini presso la prestigiosa location del Palacongressi la 10°edizione del Convegno Internazionale denominato “La Qualità dell’ integrazione scolastica e sociale” organizzato dal Centro Studi Erickson, punto di riferimento per quanto riguarda le tematiche legate all’ educazione e alle disabilità in chiave scientifica.
Tra gli ospiti internazionali il celebre pensatore Zygmunt Bauman ha affrontato il tema delle migrazioni rimarcando il concetto di come esse siano la naturale conseguenza della globalizzazione. Egli sostiene che a generare la paura dei migranti nella società occidentale è il fatto che essi sono i messaggeri di cattive notizie, gli esuli ci ricordano l’incertezza e la fragilità dell’essere umano.
“Per trovare il modo di affrontare classi sempre più miste dal punto di vista culturale, linguistico e religioso ci vuole certamente molto tempo, non ci sono scorciatoie, ma questa composizione mista può generare qualcosa di fortemente creativo”.
A condurre il Convegno sulla delicata questione dell’integrazione si sono alternate le più note figure del panorama intellettuale, educativo nonché medico/psicologico, l’intervento di scrittori come Vito Mancuso, Massimo Recalcati, Gabriele Ammaniti sono stati accolti con fragore dal pubblico di circa 5.000 insegnanti, mentre l’eccezzionale interpretazione dei “relatori impossibili” quali Maria Montessori e Lev Vygotskij hanno reso il Convegno divertente oltre che interessante.
A scardinare ogni preconcetto sulla diversità, il vicepresidente dell’Assiciazione Italiana Dislessia Ing. Giacomo Cutrera, che della persona con dislessia preferisce parlare di varietà neuronali. Egli ha lanciato l’idea di utilizzare i social network proprio per venire incontro a chi si trova ad affrontare le difficoltà specifiche dell’ apprendimento.
Quello che è emerso al termine di queste intense giornate è un’idea di integrazione sociale diversa da quella a cui siamo abituati, includere accentuando le diversità, perchè esse sono un valore, e allo stesso tempo promuovere una politica incentrata sull’equità. Se l’Italia infatti è tra i primi paesi del mondo a promuovere politiche di inclusione sociale è anche vero che siamo l’ ultimo paese a raggiungere determinati obiettivi educativi.
In conclusione Edgar Morin, filosofo francese di fama internazionale e teorico della complessità, è intervenuto su come spiegare l’islamismo ai nostri studenti. Edgar Morin ha sottolineato come l’insegnamento e l’educazione abbiano un ruolo decisivo per creare una società integrata.
“Nell’insegnamento bisognerebbe introdurre la conoscenza delle varie religioni, non della sola religione: si deve insegnare la diversità delle religioni. Per favorire l’integrazione scolastica e sociale è fondamentale insegnare che la multiculturalità fa parte della nostra storia, mostrando ad esempio, che l’Italia è una nazione multiculturale, fatta da popoli diversi: siciliani, piemontesi, trentini. Tutti questi popoli si sono integrati dopo l’unità italiana, ma non ancora totalmente. L’Italia, così come la Francia e la Spagna, non ha una razza unica, è frutto dell’integrazione di popoli originariamente totalmente diversi”
Illuminante il metodo per la corretta gestione dei conflitti proposto da Daniele Novara, pedagogista, che ci ha offerto un modello che invita al confronto reciproco, senza cercare colpevoli e senza imporre soluzioni. Litigare bene è un metodo che propone le varie versioni del litigio, mai le verità, e favorisce un accordo tra le parti.